SERVIZIO CIVILE

Ecco il bando volontari, scade il 10 ottobre

È stato pubblicato il bando per i ragazzi tra i 18 e 28 anni che vogliono diventare operatori volontari di servizio civile. Sono 39.646 i posti disponibili per 3.797 progetti che saranno realizzati, tra il 2019 e il 2020, su tutto il territorio nazionale e all’estero. È possibile presentare domanda entro le ore 14 di giovedì 17 ottobre 2019 (Decreto proroga scadenza)

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la richiesta di partecipazione esclusivamente mediante la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.

 

Scarica la scheda progetto per sapere in quali attività verrai impegnato dalla nostra associazione, magari non corrisponde alle tue caratteristiche. Nella scheda progetto sono indicate anche le ore settimanali di servizio e le disponibilità che chiediamo ai volontari.

Il servizio civile DURA UN ANNO…pensaci bene prima di presentare la domanda…

Verranno organizzati degli incontri specifici di presentazione progetto e soprattutto per spiegare le modalità di presentazione delle domande, che da quest’anno E’ CAMBIATA si può presentare ESCLUSIVAMENTE ONLINE.

“DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE”
Relazioni educative generatrici di futuro.

Ecco la nuova proposta del servizio civile made in Go’el.
L’associazione di volontariato Go’el, già attiva sul territorio fuscaldese dal 2000 e, dal 2006 con il centro di aggregazione giovanile MOSAICO, sede e luogo in cui si svolgono le maggiori attività dell’associazione, propone un progetto che verrà presentato venerdì 1 febbraio 2019, alle ore 18:00, presso la sede in via Alfonso Gravina a Scarcelli di Fuscaldo; esso interviene nel settore dell’educazione, aggregazione nonché della promozione culturale di adolescenti e giovani di Fuscaldo in una prospettiva di valorizzazione dei giovani stessi e del patrimonio culturale, ambientale di tradizione del territorio.
Nell’anno europeo dedicato al patrimonio culturale Go’el riconosce una grande opportunità per rilanciare l’impegno educativo della trasmissione del patrimonio culturale materiale-immateriale di generazione in generazione. 
Educazione e cultura: un binomio inscindibile. Un intreccio necessario, se desideriamo che l’esperienza umana possa avere un futuro. Perché la cultura non è solo istruzione, o acquisizione di saperi attraverso lo studio: è quell’insieme ampio di conoscenza e pratiche acquisite nel tempo che fa sì che ogni persona e ogni luogo siano unici ed autentici. Ciò che rende tale la cultura é la trasmissione di generazione in generazione, e coltivazione di saperi alfine di renderli fruibili e sostituibili, connotando così la specificità di una comunità: la totalità delle manifestazione della vita materiale sociale e spirituale.
Non c’è cultura senza padri e madri che la trasmettono .
Non c’è cultura senza figli e figlie che l’accolgono, la fanno propria, la reinterpretano per farne, a loro volta, patrimonio da offrire alle generazioni future; solo così si può aspirare ad un futuro concreto e consapevole.

Il progetto “Il mantello di Elia” nasce dalla consapevolezza che il percorso svolto finora da Go’el ed i numerosi progetti attivati costituiscono i gesti concreti di una vitalità, di una progettualità, di un sogno condiviso da un numero sempre più crescente di adulti e giovani che, attraverso l’impegno volontario nell’ Associazione, ha segnato profondamente ed indelebilmente la storia di cambiamento di questo territorio.

“Il mantello di Elia” non mira quindi all’immediatezza dell’utilizzo dei giovani in Servizio Civile per lo svolgimento delle attività già collaudate o ancora in germe, ma guarda lontano, guarda oltre. E vede: vede giovani cresciuti, capaci di prendersi cura dei propri coetanei, di abitare il territorio in modo più consapevole dei propri diritti e doveri, di prendersi a cuore i problemi dei più deboli. Con una promessa: Elia fu rapito in cielo su un carro di fuoco e non si vide più, lasciando Eliseo solo a portare avanti una missione non facile.

Video fine servizio

Dire, fare educare: tre verbi che l’Associazione di Volontariato Go’el ha già ripetuto in passato, presentando progetti di Servizio Civile. Abbiamo riflettuto molto sull’ opportunità di riproporci con un titolo già conosciuto: i “sequel”, pensando ad esempio ai film famosi, di solito sono di qualità molto inferiore. In realtà l’idea che ci convince è che questo progetto, appunto “Dire, fare, educare 2” non sia una ripetizione di “Dire, fare, educare”.

Investire un anno di servizio rimettendo al centro l’educazione e rilanciando questo metodo che si fa annuncio, prassi e relazione, ci sembra più che mai una buona idea.  Con “Dire, fare, educare 2” l’Associazione Go’el si sente chiamata continuare la sua opera educativa rimettendo al centro i giovani, l’ascolto delle loro vite, dei loro silenzi, delle loro proposte; rilanciando il proprio impegno a favore di bambini, ragazzi, adolescenti e giovani di tutta la comunità di Fuscaldo. Dire, fare, educare: 3 verbi che impegnano prima di tutto i soci ed i volontari di Go’el al coraggio dell’annuncio di ciò che è buono, bello, giusto; alla condivisione di uno stile improntato sull’agire per gli altri, con gli altri, nella gratuità; all’irrinunciabile compito dell’educare, che è principalmente tessere legami, accompagnare nella crescita, dar credito e cioè dare fiducia.

Video conclusivo del progetto