Costruire legami, scambiarsi vissuti, lavorare la terra ed i suoi prodotti, e poi tanto mare, solo e conoscenza del territorio calabrese, questo è molto altro è ciò che Green Camp 2019 è stato per le oltre 100 persone che hanno scelto di vivere questa esperienza. Forti di una competenza consolidata negli anni, la Cooperativa Il Segno, ha dato anche quest’anno la possibilità a molti ragazzi, volontari di impegnare il proprio tempo e le proprie energie, di conoscere e prestare il proprio servizio all’interno della cooperativa. Una full immersion che ha visto i protagonisti passare dalla raccolta delle materie prime nei campi alla lavorazione delle stesse fino a ottenere come risultato ultimo il prodotto finito e confezionato, pronto per essere presentato agli affezionati clienti de “il Segno “.

In totale #GREENCAMP che da Giugno a Settembre si sono susseguiti nei luoghi della cooperativa e dell’associazione Go’el: Da Castione della Presolana a Zanica, da Martina Franca a Clusone, passando da Cremona (due gruppi) fino alla nostra Cosenza, questi i luoghi di provenienza dei protagonisti della nostra estate Green.

Lavoro-vacanza e poi l’ascolto di alcune testimonianze di uomini calabresi impegnati nel sociale e alla lotta alla mafia, testimoni del calibro di Paolo Panaro, figlio di un ex politico ed imprenditore assassinato dalla mafia; Don Ennio Stamile, referente regionale di Libera Calabria, Antonio Cassano tenente della Guardia di Finanza e vicesindaco di Paola e Giorgio Marcello docente universitario di sociologia, hanno affrontato e messo ad esame temi caldi per la nostra Calabria.

Un esperienza unica insomma quella offerta dai #GREENCAMP, una di quelle esperienze che lascia “Il Segno.”